Con Monica Baldassarri ci spostiamo a Pisa dove, nell’ultimo ventennio, l’intensificarsi delle indagini archeologiche ha consentito di acquisire una notevole mole di dati sullo spazio urbano e sulla società cittadina nel periodo che va dal X fino al XV secolo. Ciò consente di tracciare anche un primo quadro sull’uso della moneta nell’area urbana, non solo per quanto concerne le principali tipologie monetali e gli aspetti circolatori, ma soprattutto rispetto ai contesti d’uso e alle possibili cause di immobilizzazione.

Nell’elaborazione di questa sintesi, tuttavia, ci sono stati numerosi problemi per la consueta mancanza d’informazioni nelle edizioni di scavo a riguardo delle giaciture, le associazioni contestuali e i processi formativi dei reperti numismatici. Alcuni esempi indicano invece le potenzialità di una documentazione e di una pubblicazione di dati più attenta a questi aspetti. Le informazioni raccolte in alcuni scavi in zone di chiara connotazione residenziale, produttiva o religiosa nonché di varia collocazione sociale (aristocratica, mercantile o artigiana) permettono di riflettere sul diverso impiego delle monete in vari ambienti sociali della Pisa medievale, confrontandolo con quanto attestato in altre città della regione e nelle campagne.