Antonio Corso ci propone un’anfora di Andokides al Louvre, datata attorno al 520 a.C. e già appartenuta alla collezione Campana. Su di essa sono rappresentate scene anomale legate alla sfera femminile. Sul lato A sono si vedono tre amazzoni nell’atto di armarsi, mentre sul lato B alcune giovani donne fanno il bagno nei pressi di un colonnato. L’identità delle figure rappresentate sulla scena del bagno è ancora oggi oggetto di dibattito e Antonio Corso mette naturalmente in dubbio le interpretazioni vigenti. Se si trattasse di amazzoni anche sul lato B mancano elementi iconografici tipici di queste guerriere orientali. Se fossero più genericamente “ragazze al bagno”, ci sono alcune discrepanze formali con altre scene simili, dove le ragazze non vengono mai rappresentate nell’atto di nuotare all’esterno di un edificio.

La nuova interpretazione di Corso si basa sull’analisi architettonico-paesaggistica degli elementi dipinti nel riquadro. Il colonnato rappresenterebbe la facciata di un tempio prostilo o in antis e la scena va identificata come rituale legato al mondo femminile in un santuario dell’Attica, regione di provenienza del vaso. In età arcaica, questi elementi trovano riscontro solo nel santuario di Artemide a Brauron dove si preparavano le ragazze – chiamate anche “piccole orse” – al loro futuro ruolo di donne adulte.