L’autrice dedica il contributo alla figura di Sebastiano Erizzo, collezionista e studioso veneziano del pieno ‘500. Alla luce dell’accurata lettura di un codice vicentino contenente la corrispondenza del collezionista, l’autrice propone un’analisi dell’opera letteraria erizziana, il Discorso sopra le medaglie degli antichi, più volte elaborato, e dell’attività collezionistica del Veneziano. Dapprima vengono dicusse le quattro edizioni dello scritto di Erizzo, in seguito l’accento è posto sulle lettere riguardanti i vari aspetti del collezionismo. Quest’ultime testimoniano scambi di idee e monete come pure discussioni a proposito dell’interpretazione e datazione dei vari pezzi. Fondandosi sulla corrispondenza che Erizzo intratteneva con rinomati contemporanei quali Enea Vico, Pirro Ligorio e altri, l’autrice ricostruisce il processo creativo dell’opera erizziana, esaltandone la maturazione del pensiero.