La nota di Bruno Callegher ci porta in Israele – a Magdala, sul lago di Tiberiade – dove, di recente, è partito un vasto progetto di scavo atto a valorizzare il sito. Tra le oltre 1000 monete recuperate è stato individuato anche un peso in piombo di probabile produzione fenicia e con l’emblema della dea Tanit. Il nuovo peso di Magdala acquista notevole importanza per l’esistenza del contesto di scavo, altrimenti mancante, nel quale furono trovate diverse monete in bronzo della zecca di Gerusalemme databili al I-II sec. d.C.  Più difficile, invece, è determinarne la metrologia all’interno dei complessi e vari sistemi ponderali delle città portuali siro-fenicie in età ellenistico-romana. Da una di queste, possibilmente Arado, doveva provenire il peso di Magdala, una regione nella quale le operazioni di pesatura avvennero ancora a lungo secondo standard fenici e solo nel corso del I sec. d.C. si passò alla metrologia dell’impero romano, quindi alla libbra.