Author: | Missere Fontana, Federica |
Year: | 2017 XLVI |
Pages: | 259-304 |
Title: | Le monete antiche nel Deser Braschi |
Content: | Federica Missere Fontana ricostruisce la fisionomia di parte del cosiddetto Deser Braschi, centrotavola monumentale composto da marmi colorati, pietre dure e metalli preziosi, con piccoli busti, statuine, colonne, obelischi, pezzi antichi o all’antica e oltre 70 monete antiche in oro e in bronzo. L’opera, oggi al Louvre, è uscita nel 1783 dalla bottega dell’orefice Luigi Valadier e fu prodotta per Luigi Braschi Onesti, nipote di papa Pio VI Braschi. Il Deser era considerato un “museo in miniatura per banchetti”. Alcune parti, come elementi architettonici e monete, sono oggi perdute a seguito della confisca francese e del trasporto a Parigi nel 1798, rendendone difficile la comprensione. La ricostruzione delle monete, catalogate sulla base di descrizioni coeve o di poco posteriori, e riproposte in fotografie da esemplari simili, aiuta a reimmaginare il Deser com’era una volta, almeno nella selezione monetale, inclusa in speciali alloggi che rendevano ogni moneta visibile su entrambe le facce e corredata da didascalie circolari per informare i commensali invitati al “museo-banchetto” e offrire così cibo culturale agli “amanti delle Antichità”. Le monete raccontavano lo splendore del passato della Città eterna con i suoi grandi imperatori, vivificato dai committenti – tra cui si ipotizza anche papa Pio VI in persona –, e dall’intervento degli artefici, grazie ai materiali più lussuosi. Le monete, quasi tutte di epoca imperiale, evidenziavano le imprese civili e militari nonchè la religiosità degli antichi sovrani, esponendo una “summa della scienza numismatica dell’Illuminismo” e ricordando che il papato poteva continuare l’epoca più prospera della storia di Roma, in piena rispondenza con l’orizzonte culturale di papa Pio VI. |