Author: | Weill Goudchaux, Guy |
Year: | 2009 XXXVIII |
Pages: | 169 |
Title: | Le bronze Peytel du Louvre |
Content: | Il contributo di Guy Weill Goudchaux ci ripropone il famoso gruppo bronzeo Peytel, oggi conservato al Louvre, in una nuova ipotesi di lavoro. Il bronzo, di possibile provenienza siriana, fu donato al Louvre nel 1914 dai coniugi collezionisti Marie-Anne e Benoît Peytel e presenta due graziosi bambini, un maschietto e una femminuccia, colti in un gesto di serena intimità famigliare. Le contrastanti opinioni sulla datazione hanno portato ad ampi dissensi anche sulla loro interpretazione che, finora, si è voluta mitologica definendo il gruppo come Eros e Psiche in base ai famosi paralleli di Roma e della collezione Landsdowne. Ma, come sottolinea il Goudchaux, il bronzo Peytel non ha le ali e i due fanciulli sono ben diversi dagli adolescenti del gruppo di Eros e Psiche. Quindi l’opera potrebbe essere stata solo ispirata dal gruppo mitologico in un’intenzione del tutto differente. In particolare, i dettagli del naso aquilino e delle capigliature sontuosamente arrangiate di entrambi i fanciulli suggeriscono l’ipotesi di un ritratto. Anche con il supporto di quelli presenti sulle monete l’autore propone Alessandro Helios e la sorella Cleopatra Selene, figli di Cleopatra e Marco Antonio. Vista l’età dei fanciulli, si tratterebbe di una creazione del 37/36 a.C. quando il Triumviro e la regina erano ad Antiochia, dopo un anno di separazione. E’ un’ipotesi del tutto plausibile e che abbiamo il dovere di rendere pubblica. Poi sentiremo presto quali saranno le reazioni della critica. |