Author: | Peter Kranz |
Year: | 2012 XLI |
Pages: | 135 |
Title: | Keinesfalls nur erbärmliche Kreaturen - Ein neues Motiv hellenistischer Genreplastik |
Content: | Il contributo di Peter Kranz è dedicato alla scultura di genere – caratteristica del periodo ellenistico che vede i Greci padroni del mondo conosciuto, ma anche in crisi e in riflessione continua tra la gloria delle armi e l’esistenza individuale, il ritiro nella sfera del privato e l’interesse per temi nuovi e tutt’altro che eroici. In questo discorso rientrano statue e stauette di agricoltori e pescatori segnati dal duro lavoro, ma anche di vecchi, storpi e pure ubriachi che decorano i giardini e le fontane delle ville e sono oggetto di scherno e riflessione sulla caducità della vita. L’autore ci propone una statuetta in bronzo da collezione privata tedesca, vestita di corto chitone e con cappello di paglia sulla testa, caratteristiche tipiche del mondo dei lavoratori. La diversità rispetto alla scultura ellenistica di genere è data dalla giovane età del personaggio - sorridente, muscoloso e con capelli lunghi – mentre i suoi colleghi sono tutti anziani, calvi o, in ogni caso, hanno un corpo segnato dall’età o dalla fatica. Basandosi su raffronti iconografici e sull’interpretazione dell’attributo in mano al personaggio come due pavoni appena uccisi, il Kranz ci porta a scoprire una rara sfaccettatura di questa categoria. Per una volta, non è l’aspetto negativo e caduco della vita a stare in rilievo, ma un giovane e felice garzone che porta alla tavola del padrone l’uccello più pregiato per la mensa, come testimoniato da fonti scritte coeve e di età romana. |