Author: | Cornelius Vollmer |
Year: | 2012 XLI |
Pages: | 151 |
Title: | Die Tazza Farnese. Versuch einer neuen Datierung und Gesamtinterpretation |
Content: | Un pezzo artisticamente straordinario è quello riproposto da Cornelius Vollmer in un’interpretazione del tutto nuova. Si tratta della cosiddetta “Tazza Farnese”, una coppa in sardonice con finissimi rilievi, oggi al Museo Nazionale di Napoli. Al pari del Grand Camée de France o della Gemma Augustea questo capolavoro è di esegesi criptica, essendo pregiato oggetto di corte, fatto per una cerchia molto ristretta di conoscitori e carico di allusioni politiche tra mito e realtà, sicuramente legate a importanti personaggi storici. L’autore, dopo aver passato in rassegna critica le più autorevoli interpretazioni finora proposte, ne aggiunge con molto acume una sua, sostenuta da un intreccio di dati iconografici e letterari legati alla figura centrale della composizione e cioè il giovane dai tratti satireschi che si appoggia ad un aratro. Non è sensato, in questa sede, riassumere le complesse argomentazioni interpretative che oscillano tra il mito, l’allegoria e la storia. Basti ricordare che l’autore, da una parte, conferma la datazione del capolavoro al 3.sec. aC., inserendolo nell’ambiente di corte dell’Egitto tolemaico e connettendolo all’aurea aetas del regno di Tolemeo II, qui messa in scena nell’allegoria dell’abbondanza roteante intorno alla figura del Nilo e di Iside-Gaia. D’altra parte, l’analisi iconografica porta il Vollmer a trovare una diretta connessione storica per il personaggio con aratro, probabilmente il Dioiketés del sovrano, cioè il suo “ministro del tesoro e dell’interno”, festeggiato sulla Tazza come il mitico Trittolemo, portatore del grano. Costui, identificato con un personaggio storico di nome Satiros, sarebbe stato l’alto funzionario che avrebbe ricevuto la Tazza in regalo dallo stesso re. |