L’autore propone un piccolo gruppo bronzeo rappresentante Dioniso appoggiato ad un sileno, proveniente da Galjub (Egitto) e ora conservato a Hildesheim (Roemer- und Pelizaeus-Museum).

Si affronta di nuovo la controversa tematica delle opere di bonzistica alessandrina di età ellenistica. Con una serie di raffronti con opere tardoclassiche ed ellenistiche di piccola e grande plastica l’autore ricostruisce lo sfondo storico e culturale del gruppo bronzeo in questione, cementando con numerosi indizi la sua appartenenza alla produzione di Alessandria. Inoltre, il gruppo e altre opere parallele, documentano la ripresa nell’arte alessandrina di un motivo in origine legato al rilievo tardoclassico, trasformato qui nella piccola plastica a tutto tondo.

Nell’Egitto tolemaico opere di questo tipo sono riflessi della grande statuaria e rappresentano il sovrano sotto forma di Dioniso, fondatore e protettore della dinastia greca d’Egitto.