Author: Erika Simon
Year: 2012 XLI
Pages: 191
Title: Das Archelaos-Relief und die "Erfindung" des Pergaments
Content:

L’articolo di Erika Simon ci ripropone un monumento in apparenza ben conosciuto, ma in definitiva discusso da decenni in maniera controversa sia per l’interpretazione delle singole figure che per la sua comprensione d’insieme. Si tratta del rilievo con l’apoteosi di Omero firmato da Archelao di Priene, scoperto alla metà del ‘700 a circa 20 km a sud di Roma sulla via Appia e conservato dal 1822 al British Museum. Già il Galestruzzi ne fece un disegno nel 1658 dove sono visibili diverse integrazioni che furono tolte nell’originale al British.

Rianalizzando in dettaglio l’originale, la Simon propone una nuova interpretazione legata al rotolo in mano ad Omero, seduto su trono nel fregio più basso del monumento. Omero è incoronato da dietro da due personaggi – Ecumene e Crono – che sottolineano la sua fama mondiale e imperitura. Le personificazioni di Iliade e Odissea sono inginocchiate da parte al poeta. Sotto il trono, due topolini rosicchiano un rotolo con un manoscritto alludendo al materiale deperibile su cui erano fissati i poemi.

Davanti ad Omero c’è una processione ad un altare: le personificazioni della Tragedia e della Commedia, della Fede, della Saggezza, della Virtù e del Ricordo – tutte assicurate da iscrizioni – sono accompagnate da un bambino (Physis) che rappresenta la Natura Umana. In questo contesto allegorico il rilievo è interpretato come monumento educativo per una scuola o una biblioteca, e non come rilievo votivo.

Di grande interesse è la sua datazione, attribuita dalla Simon al 2. sec. a.C. in base all’interpretazione dei volti di Ecumene e Cronos come ritratti dei re di Pergamo. A Pergamo esisteva un tempio di Omero e Cratete di Mallo, anch’esso rappresentato sul rilievo e forse il committente del monumento, fu direttore della biblioteca cittadina in quel periodo.

Fu proprio durante il regno di Eumene II che a Pergamo si fece una scoperta rivoluzionaria per la scrittura, è cioè la pergamena, introdotta per sostituire il papiro egiziano che i Tolemei non volevano più fornire ad una dinastia rivale. E, infatti, Eumene II Crono tiene sul rilievo due rotoli di pergamena, trionfante per la nuova scoperta. Una ridda di dettagli confermano l’interpretazione: il toro sacrificato all’altare darà la sua pelle per il nuovo materiale scrittorio, Apollo delfico annuncia l’evento davanti all’onfalo, Omero stesso potrebbe essere rappresentato alla sua destra – con in mano un rotolo di pergamena naturalmente, come gran parte dei personaggi illustrati. Tutto rotea intorno a questa nuova invenzione che rivoluzionerà il mondo, anche i topolini che ne segnalano la delicatezza.

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