Mairi Gkikaki ci propone una pregiata e inedita stele proveniente dal Pireo, ritrovata nel 2006 vicino alle Lunghe Mura nelle vicinanze della relativa sepoltura. Il fenomeno delle stele funerarie attiche occupa da sempre un posto di rilievo nello studio della scultura greca, non da ultimo in ragione dell’eccezionale quantità e qualità degli esemplari conservati.

La scena raffigurata mostra una donna seduta di fronte ad un uomo, entrambi sono vincolati nel gesto della stretta di mano, simbolo di unione famigliare ma anche di commiato. All’inquadramento artistico del monumento segue una convincente proposta di datazione dell'opera intorno al 340 a.C. grazie al confronto di elementi iconografici e compositori con numerosi paralleli.  

Nonostante l'iconografia gestuale delle figure rientri nella norma delle rappresentazioni funerarie del periodo, rimane difficile sapere se si tratti di una scena di commiato tra chi è vivo e chi è appena morto oppure di una rappresentazione di un gruppo di defunti. Su questi materiali, infatti, l’interpretazione delle relazioni fra i personaggi raffigurati non è mai univoca, nemmeno quando ci sono le iscrizioni.